
Levante International Film Festival
Grande inaugurazione serale, sabato 7 novembre 2009 presso la Cattedrale di San Sabino nella città vecchia di Bari, del LEVANTE INTERNATIONAL FILM FESTIVAL. Per l’occasione, si è esibita l’Orchestra Giovanile del Conservatorio “Niccolo Piccinni” di Bari.
L’orchestra diretta dal M° Giuseppe Pannarale, ha eseguito un ricchissimo e notevole programma di musiche da film composte da Rota, Morricone e Piovani. Suite da La strada, Il gattopardo, Boccaccio 70, La dolce vita, La vita è bella, Per un pugno di dollari, C’era una volta il west, Il buono, il brutto, il cattivo, La leggenda del pianista sull’oceano, C‘era una volta in America, Giù la testa, Il padrino, Amarcord e Otto e mezzo hanno fatto risuonare la chiesa di musiche mai abbastanza eseguite in questa città. Qualche sbavatura di inesperienza dovuta alla giovanissima età degli esecutori è stata resa innocua dallo spessore del programma musicale e dalla viva partecipazione della platea presente, ben consapevole della rarità dell’evento cui assisteva.

Italia Film Fest – prima edizione
Difficile fare già delle valutazioni obiettive, l’esperienza è ancora calda, ma di sicuro si sta parlando di un grande successo, e non solo di pubblico; la mia città, per quanto attiva nell’organizzazione e ricezione di grandi eventi, non è affatto abituata a sentirsi, anche solo per una settimana, “capitale” del cinema italiano. Invece è stato proprio così. Una settimana indimenticabile per un festival che nasce “adulto”; niente di tutto ciò era mai stato organizzato nel capoluogo pugliese, se non un’altra manifestazione di successo, vent’anni fa, ovvero l’edizione 1988 di “Europacinema”. Guarda caso, entrambe sotto la meticolosa direzione del barese Felice Laudadio, che, tra le altre cose, è direttore artistico e ideatore della Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma; questa volta, per la prima edizione di “ItaliaFilmFest – Per il cinema italiano” è stato fondamentale il contributo organizzativo della Apulia Film Commission, organismo che in due anni di vita si è imposto come realtà che sta facendo la differenza in una regione dalle grandi ambizioni cinematografiche.

Il linguaggio della musica da film
Nella suggestiva atmosfera serale di una grande sala del castello federiciano di Sannicandro, comune dell’interland barese, si è svolto il workshop “Il linguaggio della musica da film”, quinto appuntamento della rassegna “Le Porte dell’Occidente”, progetto di residenza teatrale del gruppo musicale Radiodervish. Il seminario, articolato in due giorni, è stato tenuto da due protagonisti della musica cinematografica italiana: Pasquale Catalano, compositore napoletano fattosi meritatamente largo nella musica da film nostrana grazie al film di Paolo Sorrentino Le conseguenze dell’amore (2003), e Giovanni Guardi, music supervisor e responsabile delle edizioni musicali per Radiofandango.

Bagno di folla per i Marlene Kuntz
Pubblico in delirio la sera dell’8 marzo al Palatour Perla di Bitritto (Ba), scenario dell’unica data in Puglia dei Marlene Kuntz, gruppo storico del rock italiano attualmente in tournèe per promuovere l’album “Uno”, ultima fatica discografica di Cristiano Godano (chitarra e voce), Riccardo Tesio (chitarra), e Luca Bergia (batteria e voce), coadiuvati da David Arneodo (piano, violino, percussioni e voce) e Luca Saporiti (basso).
Il concerto è iniziato con un testo pre-registrato: la voce di Cristiano Godano, autore dei testi, e una sua riflessione, contenuta “sotto pelle” nelle sue canzoni. C’è qualcosa di profondamente sbagliato nell’amore, capace di alimentare enormi passioni ma anche enormi catastrofi in cui ci si perde, soprattutto quando ci si è convinti che il numero giusto sia il “due”, la coppia, mentre l’unico vero numero importante è l’”uno”, l’individuo, e la sua capacità, anche nell’amore, di mantenere l’equilibrio su se stesso, arrivando a “fingere veramente”.

Bari saluta Time Zones 2007
Lunga e densa la serata conclusiva della rassegna “Time Zones 2007”, tenutasi al Royal il 29 novembre, che, anche per questa ventiduesima edizione ha confermanto la volontà di portare a Bari le proposte musicali più anticommerciali e di frontiera del pianeta. Una vera e propria filosofia culturale, nella quale gli artisti invitati si sono inseriti perfettamente. La serata è stata introdotta dalla proiezione di “Manifesto, meglio dire manifestavo” di Nico Cirasola, un documentario che ricorda i tragici fatti del 1977, “anno nero” nella storia di Bari, culminati con la morte di Benedetto Petrone. Immagini, quelle di Cirasola, che raccontano una Bari lontana, centro attivo delle contestazioni politico-sociali nazionali degli anni ‘70. Ciò che ha stupito piu d’uno è stato vedere la partecipazione plebiscitaria che esisteva allora a in città, per manifestazioni di quel genere, ma che oggi ci si aspetterebbe solo in città come Roma o Milano.

Il rock klezmer di David Krakauer
Abbastanza spiazzante sapere di andare a vedere un concerto di musica klezmer, con uno dei più acclamati clarinettisti al mondo, e trovarsi davanti una formazione rock, fatta da due chitarre elettriche, basso elettrico, batteria e campionatori. Di tutte le contaminazioni ormai sperimentate questa era ancora in sospeso, ma sono bastati pochi pezzi per convincere il pubblico della felice continuità e sovrapponibilità tra generi, stili e forme solo apparentemente tanto diversi. Tutto grazie alla energica mescolanza musicale di David Krakauer (clarinetto e voce) e il suo ensemble “Klazmer Madness”, formato da Sheryl Bailey (chitarra), Alan Watsky (chitarra), Michael Sarin (batteria), Nicky Parrot (basso elettrico) e SoCalled dj (sampler), in esclusiva nazionale al Royal per l’edizione 2007 di Time Zones.

Le alchimie musicali dei Tuxedomoon
“Buon compleanno Tuxedomoon, maestri della commistione”. Con questo augurio, a metà concerto, Blaine Reininger ha ricordato che il 2007 sancisce il trentesimo anniversario della nascita dei Tuxedomoon, gruppo storico di San Francisco, che dal 1977, regala al pubblico fatiche discografiche di alterna qualità, ma sempre caratterizzate da una personale ricerca scenico-musicale. La band è stata ospite dell’edizione 2007 di Time Zones in programma fino alla fine di novembre. Il concerto di domenica scorsa è stato un’ulteriore conferma della filosofia musicale della band, che continua a passare attraverso i virtuosismi di Blaine L. Reininger (chitarra elettrica, violino e voce), Peter Principle (basso e basi ritmiche preregistrate), Luc Van Lieshout (tromba e armonica), Steven Brown (sax soprano, pianoforte, organo hammond e voce) e Bruce Geduldig (film/visual).
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