
E ridendo l’uccise
E ridendo l’uccise (2005) è un film di Florestano Vancini, importante regista scomparso qualche anno dopo l’uscita di questo suo ultimo lavoro. Esso, realizzato a tredici anni di distanza dal precedente, al primo impatto non colpisce particolarmente, anzi, verrebbe la tentazione di etichettarlo subito come un film di medio interesse, a tratti dal sapore televisivo, con qualcosa di artificiale e finto, forse soprattutto nella recitazione che, riferita ad alcuni attori, appare forzata, accademica e poco convincente; non va invece annoverato tra essi Manlio Dovì, capace di straordinarie performance nel ruolo di Moschino, buffone di corte presso gli Estensi. La cosa inaspettatamente più fastidiosa vissuta durante la visione del film è stato proprio l’utilizzo della musica, troppo spesso adoperata come tappezzeria, spalmata massicciamente un po’ ovunque e in uno stile che dà di datato, sembra infatti che il film sia parecchio anteriore al 2005. Inoltre la musica sottende spesso le battute degli attori, disturbandosi a vicenda. La sensazione è che in montaggio ci si sia detti “abbiamo la musica di Morricone, utilizziamone il più possibile”.
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Scritto da Antonio Tuzza
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